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Il museo della Stasi a Berlino
Scudo e spada del Partito, così la Stasi definiva se stessa. Stasi è l'acronimo di Staatssicherheit (Sicurezza dello Stato) e il termine con il quale i tedeschi comunemente si riferiscono ai servizi segreti della DDR, indipendentemente dal fatto che essi operassero in patria come polizia politica o all'estero come spie.

Nel quartiere di Lichtenberg a Berlino è possibile visitare la ex sede del Ministero per la Sicurezza Nazionale, la Centrale della Stasi. Oggi ospita un museo che, grazie ad una vasta documentazione, ricostruisce l'operato della Stasi, i suoi obbiettivi e quelli di coloro che finirono nel suo mirino, cioè gli oppositori del regime socialista.

Questa natura bifronte della collezione rende il museo un luogo chiave per capire meglio la vita nella DDR. Se il museo mostrasse solo le pur interessanti attrezzature utilizzate dagli uomini della Stasi (microfoni nascosti nei luoghi più impensabili, travestimenti, fotocamere occultate e molto altro) la visita gioverebbe solo agli appassionati di film di spionaggio. La scelta di illustrare le motivazioni degli oppositori e della Stasi stessa, spesso attraverso storie di singoli individui, permette invece di entrare in contatto diretto con quel periodo storico.

Molte persone che in qualità di guida ho accompagnato al museo si erano già fatte un'idea sulle attività della Stasi vedendo il film "Le vite degli altri", ambientato a Berlino Est. Quasi nessuno però pensava che negli anni Ottanta la Stasi fosse impegnata in tutta la DDR ad arginare non solo il dissenso più tradizionale (attivisti per i diritti umani, gruppi legati alla Chiesa e che chiedevano l'apertura delle frontiere), ma anche il diffondersi delle sottoculture giovanili, che, indesiderate, filtravano attraverso la Cortina di Ferro.
Punks, Ultras, Metallari, Hippies, i primi Neo - nazisti (all'epoca più per provocazione che non per decisione, ahimè, meditata) tenevano impegnati gli uomini della Stasi, costantemente impegnati ad arginare il propagarsi del morbo che avrebbe potuto minare la irregimentata società della DDR: la scelta di una vita al di fuori dagli schemi stabiliti dallo Stato.
Tutto ciò è ben documentato dal museo attraverso oggetti, foto e cartelloni esplicativi.

Un piano intero dello stabile è dedicato alla ricostruzione dell'ambiente di lavoro dell'ultimo Ministro per la Sicurezza Nazionale, Erich Mielke, e dei suoi più stretti collaboratori. Grazie agli arredi originali è quindi possibile ricavare un'impressione veritiera di come fosse la sede della Stasi.

Consiglio vivamente a tutti i visitiatori di Berlino di trovare il tempo per una puntata al museo della Stasi. Purtroppo quasi tutto è scritto in tedesco e audioguide non sono disponibili.

Volete avermi come guida al museo? Contattatemi per concordare una visita!
Eventualmente potremmo inserire l'ingresso al museo in un più vasto tour a tema DDR.

Indirizzo: Ruschestraße 103, Haus 22 10365 Berlino.
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 18:00, sabato e domenica dalle 12:00 alle 18:00.
Prezzi: 5 euro adulti, 4 euro ridotti, 3 euro studenti. Sconti per gruppi sono disponibili.
Barriere architettoniche: Nessuna barriera.
Servizi: Un'audioguida in italiano non è disponibile.
Come raggiungerlo: linea della metropolitana U5, fermata Magdalenenstraße.