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Il museo della DDR a Mitte
Complice anche l'ottima posizione, questo piccolo museo privato si è nel giro di pochi anni ritagliato un suo spazio nell'affollato panorama museale berlinese. Nel 2011 per numero di ingressi ha superato perfino le pinacoteche Alte Nationalgalerie, Neue Nationalgalerie e Gemäldegalerie, che inquadrate all'interno della Stiftung Preußischer Kulturbesitz (la fondazione che gestisce il patrimonio culturale prussiano) sono sovvenzionate pubblicamente e, nel caso della prima, rientrano nella lista dei siti patrimonio dell'umanità.

Il museo della DDR a Mitte Da cosa nasce un successo così sorprendente? In parte è spiegabile con il grande interesse che i visitatori di Berlino mostrano per la storia recente della Germania. In più, il suo focalizzarsi sugli aspetti della vita quotidiana nella DDR, un approccio interattivo e la particolarità che gli oggetti esposti possono in molti casi essere toccati con mano contribuiscono a svecchiarne l'immagine e a renderlo accattivante anche a chi in genere evita gli ingressi nei musei.

Negli spazi del museo - piuttosto angusti - sono presentati oggetti d'uso quotidiano, prodotti alimentari, capi d'abbigliamento, riproduzioni di ambienti di vita, macchine (si può entrare in una Trabant), filmati, registrazioni e plastici che dovrebbero restituire al visitatore un quadro il più possibile completo della vita nella Germania socialista.

La collezione del museo è illustrata in lingua tedesca e inglese, e in generale in maniera piuttosto sbrigativa, forse partendo dal presupposto che i visitatori vogliono vedere più che leggere e considerato anche l'affollamento che contraddistingue il piccolo museo, che di certo non rende facile concentrarsi sulla lettura.

Non sorprendentemente le pecche consistono perciò negli svantaggi dell'impostazione generale data al museo, rivelatasi però vincente in termini di biglietti d'ingresso staccati: inquadramento storico ridotto all'osso e approccio teso a coinvolgere i visitatori più che a rendere loro comprensibile il quarantennio di vita della Germania Est. Vedere più che capire.

Per chi ha già familiarità con le vicende politche, sociali e con alcuni aspetti della vita nella DDR, o anche più in generale nel blocco orientale, l'ingresso al museo è consigliato perchè permette di approfondire concretamente - vedendo e toccando con mano - tematiche già note. Agli altri visitatori - digiuni di queste conoscenze - il museo può risultare disorientante o nel migliore dei casi suscitare molte domande.

Personalmente, in una visita guidata a tema Berlino negli anni della DDR e del muro, preferisco inserire altri musei e siti, come il museo storico, il centro di documentazione del muro di Berlino o lo Stasi Museum.
Il museo della DDR a Mitte A chi volesse visitare il museo consiglio di entrare la sera (chiude tutti i giorni alle 20 e il sabato alle 22), quando di solito è meno affollato.

Il 16 novembre 2013 è stato inaugurato un altro museo a tema DDR, questa volta pubblico. Si trova nel quartiere Prenzlauer Berg, all'interno del monumentale complesso della Kulturbrauerei (una fabbrica di birra di fine Ottocento che ora funge da polo culurale del quartiere). Lo visiterò nei prossimi giorni e sarà oggetto del prossimo articolo del blog di ScopriBerlino.

Indirizzo: Karl Liebknecht Straße 1
Orario di apertura: dalla domenica al venerdì 08-20. Sabato 10-22.
Prezzi: 6 euro intero, 4 euro ridotto. Sono disponibili sconti per gruppi.
Barriere architettoniche: sì.
Servizi: il museo non dispone di audioguide.
Come arrivarci: S-Bahn Hackescher Markt, con i bus: 100, 200, 248, M48, TXL (fermata Spandauer Straße) o con i tram M5, M4, M6 (fermata Spandauer Straße).